Il Museo per tutti

- La Corte (cortile) interna: questo edificio viene chiamato casa Camboni perché
appartiene alla famiglia Camboni da 125 anni.
La caratteristica principale di questa antica casa è la particolare torretta costruita
addirittura più di 200 anni fa.
Casa Camboni possiede 24 stanze divise su 4 piani di altezza.
L’ingresso per entrare nella casa è protetto da un bellissimo e grande portone
decorato con dei disegni dalla forma di diamante.
Il cortile interno è lo spazio più grande della casa e il posto in cui gli abitanti
passavano la giornata svolgendo tante attività e lavori domestici.
Un altro compito molto importante di questa parte della casa era quello di ospitare il
carro e i buoi che si occupavano di farlo muovere.
Dal cortile si può passare a tutte le altre stanze: l’appartamento dei proprietari, la
cucina, la zona con il forno a legna, ed i magazzini.
- La Bottega (negozio): questa stanza era la bottega in cui venivano venduti diversi
prodotti.
I contenitori e le bilance che potete vedere venivano utilizzati per misurare le
quantità di cereali che i clienti potevano comprare.
Inoltre sempre in questa stanza sono raccolti diversi attrezzi usati per lavorare il
legno, il ferro o per il lavoro in campagna.
Giuseppe Camboni, l’antico proprietario di questa casa, nell’anno 1883 decise di
iniziare l’attività di commerciante.
Viaggiava molto e rivendeva, nelle altre regioni italiane, i prodotti che comprava nei
paesi della Sardegna, come formaggi e lana.
Quando rientrava da questi viaggi fuori dalla Sardegna portava con sé tantissimi
prodotti che vendeva in questa bottega (negozio) o in quella della miniera d’argento
di Monte Narba di cui era il fornitore e il gestore.

- La Tessitura: La tessitura è il lavoro che porta alla creazione di differenti tessuti
attraverso il passaggio della lana o del lino in uno strumento chiamato “telaio”.
La tessitura, lavoro molto faticoso, era svolta comunque volentieri dalle donne, alle
quali veniva insegnata già da bambine.
Gli uomini invece si occupavano del bestiame e dalla cura dei campi.
Il telaio, che veniva ereditato di madre in figlia, era posizionato in una zona della
casa molto luminosa chiamata “loggiato”.
Si lavorava al telaio quando le altre faccende domestiche erano terminate, spesso
quindi fino a tarda sera con l’aiuto della luce delle candele.
I motivi (disegni) che decoravano i tessuti venivano spesso copiati da altri più
antichi che appartenevano alla famiglia.
Le varie parti che compongono il telaio erano costruite dagli artigiani e dalle
anziane donne del paese.
Le famiglie più ricche avevano di solito più di un telaio sul quale facevano lavorare
le domestiche.

- La Farmacia e la Cantina: la farmacia fu aperta nel 1905 da Giuseppe Camboni e fu
la tredicesima a nascere in Sardegna.

Il primo farmacista fu il Dott. Luigi Camboni.
Dopo la sua morte durante la prima guerra mondiale venne sostituito dal Dott.
Giovanni Camboni.
Quando anche lui morì, la farmacia, avendo bisogno di più spazio e mobili più
moderni venne trasferita.
All’interno di questa stanza potete vedere i mobili originali con i libri e il laboratorio
in cui il farmacista preparava le medicine.
Sotto la farmacia si trova la cantina.
La cantina era usata per conservare gli ingredienti dei medicinali ed anche il cibo, il
formaggio e il vino.